Luigi Di Ruscio (Fermo 1930 – Oslo 2011) emigrato in Norvegia nel 1957, ha lavorato per trentasette anni in una fabbrica metallurgica di Oslo produttrice di chiodi.
Opere di poesia: Non possiamo abituarci a morire (Schwarz, 1953), Le streghe s’arrotano le dentiere (Marotta, 1966), Apprendistati (Bagaloni 1978), Istruzioni per l’uso della repressione (Savelli 1980), Epigramma (Valore d’uso edizioni, 1982), Enunciati ( Stamperia dell’arancio, 1993), Firmum (peQuod, 1999), L’ultima raccolta (Manni, 2002), Epigrafi (Grafiche Fioroni Casette D’Este, 2003), Poesie Operaie raccolta antologica (EDIESSE, 2007); opere di prosa: Palmiro (Il lavoro editoriale, 1986 I e II ediz. Baldini & Castoldi, 1990; III ediz. ; Ediesse, 2010 IV, ediz.), Le mitologie di Mary (Lietocolle, 2004),L’Allucinazione (Cat- tedrale, 2008 ), Cristi polverizzati (Le lettere, 2009), La neve nera di Oslo (Ediesse, 2010), 50/80 con A. Ferracuti (Transeuropa, 2011), Memorie immaginarie e ultime volontà (Senzapatria, 2011), Zibaldone norvegico, Romanzi raccolta antologica (Feltrinelli, 2013).
Eventi 2017
Sabato 1° luglio ore 21.00: Lettere dal mondo offeso